Cari imprenditori,
Berlusconi detiene tre televisioni private e almeno due pubbliche, sulle quali esercita un'influenza non solo governativa, ma anche e soprattutto personale. Di converso, il controllo totale degli organi di stampa tentato con la Guerra di Segrate, che lo vedeva contrapposto a De Benedetti per il controllo della Mondadori, è invece parzialmente fallito. Grazie alla corruzione del giudice Vittorio Metta ad opera di Cesare Previti (condannato ad 11 anni e ciononostante ministro del primo governo Berlusconi - a Berlusconi piace portarsi gli avvocati in Parlamento) infatti anche la Mondadori sarebbe passata sotto il suo controllo, se la mediazione di Giulio Andreotti non avesse lasciato La Repubblica e L'Espresso nelle mani di Carlo De Benedetti.
Berlusconi si definisce un liberale. Una moderna democrazia è liberale quando non si basa esclusivamente sulla volontà della maggioranza ma - anche e soprattutto - sul rispetto delle minoranze, quando si ispira agli ideali di tolleranza, libertà ed eguaglianza e contesta i privilegi dell'aristocrazia e del clero. Berlusconi si è invece costruito una dottrina politica ad personam, il liberalusconismo, che consente a lui di fare e dire quello che preferisce, e agli altri di fare e dire solo ciò che a lui torna comodo.
Fedele al liberalusconismo, Berlusconi vi ha chiesto di non investire i vostri soldi in pubblicità su alcuni organi di stampa, precisamente quelli che non controlla personalmente. In questo modo crede di instaurare un regime economico finanziario nel quale non è la mano miliatare a mettere il bavaglio all'informazione, ma quella dei commercialisti. La sua strategia si basa sul convincimento che gli italiani siano un popolo di sudditi ormai devitalizzato da trent'anni dei suoi programmi televisivi. Se non pensasse questo, non avrebbe mai suggerito una strategia potenzialmente suicida per chi, come voi, ha bisogno della gente per continuare a vendere i suoi prodotti e servizi. In questo modo, Berlusconi chiede a voi di pagare di tasca vostra il consenso dell'opinione pubblica. Vi sta chiedendo di fargli campagna elettorale gratuitamente.
Noi, cittadini italiani e vostri potenziali clienti, siamo certi che non vorrete assecondare un'indicazione liberticida che contrasta con le più elementari norme del libero mercato entro il quale la vostra attività si è sviluppata e sul quale si basa per continuare a vivere. E' certo, del resto, che non possiamo restare in silenzio a guardare mentre quello che resta della libertà di informazione ci viene scippato in maniera così sfacciata e insolente.
Per questo vi informiamo che saremo costretti a interrompere gli acquisti dei vostri prodotti e servizi, qual'ora dovessimo ravvisare un'evidente squilibrio di investimenti pubblicitari a favore di alcuni media e a svantaggio di altri. Siamo certi che il rapporto con i vostri clienti sia molto più importante del sentimento di convenienza che può legarvi al Presidente del Consiglio.
Nel ringraziarvi per l'attenzione che ci avete prestato, auguriamo tutto il successo possibile alle vostre attività, di cui ci vantiamo di essere a pieno titolo i principali contributori finanziari.
Dateci la possibilità di continuare a sostenervi.
Cordialmente
Una parte del popolo italiano.
DESTINATARI
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