venerdì 10 luglio 2009

Il primo sciopero dei blogger al mondo. Per la libertà in Rete!



Il 14 luglio tutti imbavagliati, su You Tube e in piazza. Una protesta fortemente mediatica contro il bavaglio che il DDL Alfano vuole mettere all'informazione e alla Rete. Un gesto forte. Concreto. L'idea funziona così: inviate a Diritto alla Rete una vostro foto imbavagliati (attenzione: bavaglio di stoffa, pezzo di lenzuola, ecc, per essere tutti sincronici!). Noi prepareremo uno slideshow o un video con sottotitoli in inglese. Tutti imbavagliati in Italia, una notizia che rischia di fare il giro del mondo.
Allo stesso tempo, stiamo organizzando un gruppo almeno di 100 persone ( Piazza NAVONA - ore 19 -) tutti imbavagliati e anche in quel caso lo ducumenteremo con un video. Intanto arrivano le prime adesioni (vedi foto sotto). Forza ragazzi!! (enzo di frenna)
ECCO COSA FARE il 14 luglio in Rete

GUIDA allo sciopero blogger.doc



Come è nata l'idea

Blogger e giornalisti-blogger, attraverso uno scambio di telefonate ed e mail, hanno deciso di agire. Per dare un segnale forte attraverso la Rete. Gli Usa hanno eletto la prima volta un presidente di colore grazie alla libera condivisione delle informazioni in Internet. Barack Obama ha creduto nella Rete e sta facendo la differenza con un messaggio forte di cambiamento. In Italia, al contrario, una politica "vecchia" vuole impedire la libertà d'informazione attraverso giornali, siti internet e blog. Con leggi ad personam come il DDL Alfano che sono un attacco alla democrazia.

Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere. Le disposizioni contenute nel "Decreto Alfano" sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.

Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.

Rispetto ai tentativi precedenti questo è perfino più insidioso e furbesco, perché anziché censurare direttamente i siti e i blog li mette in condizione di non pubblicare più o di pubblicare molto meno, con una norma che si nasconde dietro una falsa apparenza di responsabilizzazione ma che in realtà ha lo scopo di rendere la vita impossibile a blogger e utenti di siti di condivisione.

I blogger sono già oggi del tutto responsabili, in termini penali, di eventuali reati di ingiuria, diffamazione o altro: non c'è alcun bisogno di introdurre sanzioni insostenibili per i "citizen journalist" se questi non aderiscono alla tortuosa e burocratica imposizione prevista nel Decreto Alfano.

La pluralità dell'informazione, non importa se via internet, sui giornali, attraverso le radio o le tv o qualsiasi altro mezzo, costituisce uno dei diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino e, probabilmente, quello al quale sono più direttamente connesse la libertà e la democrazia.

Con il Decreto Alfano siamo di fronte a un attacco alla libertà di di tutti i media, dal grande giornale al più piccolo blog.

Per questo chiediamo ai blog e ai siti italiani di fare una giornata di silenzio, con un logo che ne spiega le ragioni, nel giorno in cui anche i giornali e le tv tacciono. E' un segnale di tutti quelli che fanno comunicazione che, insieme, dicono al potere: "Non vogliamo farci imbavagliare".

Invitiamo quindi tutti i cittadini che hanno un blog o un sito a pubblicare il 14 luglio prossimo questo logo e a tenerlo esposto per l’intera giornata, con un link a questo manifesto. - scarica il logo banner.jpg

Non si tratta di difendere la stampa, la tv, la radio, i giornalisti o la Rete ma di difendere con fermezza la libertà di informazione e con questa il futuro della nostra democrazia.

Alessandro Gilioli
Guido Scorza
Enzo Di Frenna
NOTA - per informazioni e contatti stampa usate le nostre mail.
Per problemi al sito scrivete a Enzo

IMPORTANTE NOVITA'

Se il ministro della Giustizia Angelino Alfano, come ha annunciato in queste ore, in Senato non chiede la fiducia sul DDL, la strada dell'emendamento torna ad essere quella da battere in via preferenziale. Si sono resi disponibili alcuni parlamentari del PDL. Vedremo nelle prossime ore cosa accade. Intanto QUI potete leggere la lettera da inviare ai capi
gruppo del Senato, insieme alle 2.500 firme già raccolte.
---- per firmare vai a questa pagina ----



fonte dell'articolo

Nessun commento:

Disclaimer

Questo blog è un prodotto amatoriale al quale non può essere applicato l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47, poiché l'aggiornamento delle notizie in esso contenute non ha periodicità regolare (art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62). Questo blog non rappresenta una testata giornalistica e i post editi hanno lo scopo di stimolare la discussione e l’approfondimento politico, la critica e la libertà di espressione del pensiero, nei modi e nei termini consentiti dalla legislazione vigente. Tutto il materiale pubblicato su Internet è di dominio pubblico. Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio materiale con copyright e non volesse vederlo pubblicato su questo blog, non ha che da darne avviso al gestore e sara' immediatamente eliminato. Dichiariamo, inoltre, di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi a noi, nemmeno se gli stessi vengono espressi in forma anonima o criptata.